247166 - Sacrario dei cinquantuno Martiri del 3 Aprile 1944 – Cumiana (TO)

All’ingresso del cimitero di Cumiana, località tra Torino e Pinerolo, è posto il Sacrario sotto cui riposano i corpi dei cinquantuno civili, uomini di età compresa tra i 16 e i 65 anni, trucidati per rappresaglia dai nazifascisti il pomeriggio del 3 Aprile 1944, all’apice di due giorni di violenze, distruzioni e rastrellamenti. Il piccolo tempio, al quale si accede salendo cinque scalini, contiene un altare alle cui spalle è posta una grande croce affiancata da due lampade votive. Sulle due pareti laterali sono esposte 56 fotoceramiche, suddivise in due gruppi, ognuno dei quali è disposto su quattro file.
Sotto il timpano frontale è posta l’epigrafe dedicatoria. Sul davanti dell’altare è presente una lastra metallica, tributo del comune argentino di San Guillermo. La presenza di numerosi mazzi di fiori testimonia come sia vivo ancora oggi il ricordo della terribile strage.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Strada del Cimitero
CAP:
10040
Latitudine:
44.984788934905
Longitudine:
7.3701469875702

Informazioni

Luogo di collocazione:
Interno cimitero
Data di collocazione:
1946
Materiali (Generico):
Laterizio, Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Sacrario in muratura, pietra e marmo; croce e altare in marmo; lampade in ferro battuto; lastra metallica; fotoceramiche con cornici in marmo.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Cumiana
Notizie e contestualizzazione storica:
Per una ricostruzione dell'eccidio, avvenuto nel prato a fianco della cascina Riva di Caia, si vedano anche le schede sulle due Pietre:
- Monumento ai cinquantuno Martiri del 3 Aprile 1944, posto lungo via Provinciale all'altezza della cascina;
- Lapide ai cinquantuno Martiri del 3 Aprile 1944, collocata sul luogo della strage.

Disegnato dal geometra Renzo Issoglio nel 1946, il piccolo sacrario che si trova all'ingresso del cimitero indica il punto in cui furono trasferiti i corpi delle vittime la sera del 3 aprile 1944. Furono necessari diversi trasbordi - raccontò poi il prevosto don Felice Pozzo - fino a notte inoltrata, e l'inumazione avvenne in una fossa comune, sotto scorta delle Ss, alla luce di torce elettriche. Poco più di un mese dopo, alcuni detenuti delle Nuove di Torino, quasi tutti partigiani catturati nelle vallate a ovest della città, furono obbligati dalle Ss a disseppellire i corpi e seppelirli nuovamente in una fossa più profonda per evitare esalazioni e contaminazioni. Nello stesso luogo riposano ancora oggi le salme del caduti, dopo che nel 1946 si procedette ad una seconda riesumazione e al riconoscimento definitivo delle vittime.
Fonte: Cimitero comunale di Cumiana capoluogo, su memorialcumiana.it

Caduti del 3 aprile 1944, vittime civili. L'elenco non segue il consueto ordine alfabetico, ma la lista contenuta nel documento conservato presso l'Istituto Storico della Resistenza (dal 1995: Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea), fascicolo B FV 1. Lo stato anagrafico ed il numero dei figli sono tratti invece dall'archivio parrocchiale di S. Maria della Motta a Cumiana ("carte don Felice Pozzo", per gentile concessione di don Flavio Motta).
1. Luigi Durando fu Giovanni, 2 giugno 1900, abitante in via Chisola, coniugato con 6 figli
2. Giacomo Canale di Giuseppe, 4 febbraio 1909, Cà Nuova-via Giaveno, coniugato con 1 figlio (a)
3. Giovanni Canale di Giuseppe, 11 novembre 1904, Cà Nuova via Giaveno, coniugato con 4 figli (b)
4. Luigi Traversa fu Giuseppe, 15 dicembre 1900, via Giaveno, coniugato (c)
5. Valentino Recrosio di Giuseppe, 11 aprile 1904, via Berti, coniugato con 2 figli (d)
6. Giovanni Daghero fu Felice, 17 settembre 1901, via Berti, coniugato con 3 figlie (e)
7. Giacomo Daghero fu Felice, 29 ottobre 1899, via Berti, coniugato con 4 figlie (e)
8. Dario Daghero fu Felice, 3 dicembre 1908, via Berti, coniugato con 2 figlie (e)
9. Alessandro Ruffinatto di Giovanni, 30 ottobre 1900, via alla Grotta, coniugato con 1 figlia (f)
10. Giovanni Ruffinatto fu Alessandro, 30 novembre 1925, via alla Grotta, celibe (f)
11. Eraldo Fassetta fu Giuseppe, 8 novembre 1900, via Berti, coniugato con 1 figlia
12. Marcellino Amè fu Giuseppe, 13 agosto 1901, via Berti, coniugato con 4 figli (g)
13. Michelangelo Amè fu Giuseppe, 8 maggio 1905, borgata Galli, coniugato con 3 figli (g)
14. Giovanni Burdino fu Luigi, 16 settembre 1901, via Berti, celibe
15. Enrico Gattone fu Giovanni, 19 maggio 1897, via Berti, coniugato con 2 figli
16. Cesare Baudino fu Carlo, 16 maggio 1894, via Berti, coniugato con 2 figli
17. Domenico Amedeo fu Beniamino, 23 luglio 1896, via Boselli, celibe
18. Francesco Pacchiotti fu Pietro, 2 ottobre 1904, piazza Umberto I,coniugato con 1 figlia
19. Felice Ughetti di Giuseppe, 13 ottobre 1911, piazza Umberto I,coniugato
20. Vincenzo Ambrosio fu Francesco, 19 novembre 1880, piazza Umberto I, vedovo con 3 figli
21. Enrico Rolando fu Severino, 18 marzo 1913, piazza Umberto I, coniugato con 1 figlia
22. Clemente Ruffino fu Carlo, 15 dicembre 1896, via Boselli, coniugato
23. Vincenzo Romero di Eugenio, 22 ottobre 1901, via Carutti, celibe (h)
24. Giovanni Romero di Eugenio, 17 agosto 1900, via Carutti, celibe (h)
25. Angelo Carello fu Giovanni, 27 marzo 1895, via Ruata Superiore, coniugato con 3 figli (i)
26. Silvio Daghero fu Giovanni, 21 dicembre 1878, via Ruata Superiore, vedovo con 2 figli (j)
27. Riccardo Daghero fu Silvio, 9 aprile 1918, via Ruata Superiore, celibe (j)
28. Michele Olmo fu Giovanni, 6 agosto 1878, via Ruata Superiore, coniugato
29. Leonildo Morello fu Giovanni Battista, 27 ottobre 1874, borgata Morelli, coniugato con 1 figlia (k)
30. Michele Giorda di Francesco, 31 maggio 1906, pilone Canalis, coniugato con 1 figlio
31. Anselmo Gastone fu Carlo, 28 gennaio 1879, via Carutti, celibe
32. Ermenegildo Pizzigati fu Mario, 3 dicembre 1913, via Boselli, coniugato con 1 figlio (l)
33. Fortunato Amedeo fu Giuseppe, 11 marzo 1897, via alla Costa, coniugato con 3 figli
34. Angelo Chiantore fu Giuseppe, 29 luglio 1903, via alla Costa, coniugato con 1 figlia
35. Mario Chiantore di Giovanni, 21 febbraio 1904, via alla Costa, coniugato con 2 figlie
36. Ignazio Bianco fu Giovanni Battista, 22 settembre 1891, via alla Costa, celibe
37. Cesare Mollar fu Francesco, 25 giugno 1900, via Lanteri, coniugato con 4 figli
38. Giovanni Moratto fu Ferdinando, 25 marzo 1914, via Lanteri, celibe (m)
39. Michele Ponzo di Giuseppe, [manca la datai 1916, via alla Costa, celibe
40. Mario Giacomino di Francesco, 5 gennaio 1922, Torino, celibe (n)
41. Giuseppe Maletto fu Michele, 19 dicembre 1898, via alla Costa, coniugato con 1 figlio
42. Michele Carello di Lorenzo, 17 ottobre 1903, borgata Olii, coniugato con 3 figli
43. Giovanni Carello fu Celeste, 9 maggio 1905, borgata Olii, coniugato con 2 figli (o)
44. Lorenzo Burdino di Alberto, 4 aprile 1927, borgata Faraudi, celibe (p)
45. Giuseppe Favro di Michele, 4 gennaio 1913, piazza Umberto I, coniugato
46. Giuseppe Mago di Gioacchino, 25 luglio 1910, Trucco Oreglia, celibe
47. Luigi Mollar fu Domenico,[manca il giorno] 1893, via Berti, celibe [manca la foto]
48. Giovanni Vaglio fu Bernardo, 3 novembre 1905, via Carutti, coniugato con 2 figli
49. Giuseppe Camusso fu Giacinto, 30 aprile 1882, borgata Camussi, coniugato con 1 figlia
50. Umberto Malli N.N., 23 aprile 1889, via Berti, celibe
51. Celestino Airasca di Guglielmo, 30 agosto 1915, via Berti, celibe

Note riguardanti alcune vittime (mancano due date di nascita):
(a) Giacomo Canale era in attesa di diventare padre una seconda volta.
(b) Giacomo e Giovanni erano fratelli. Un altro fratello, don Eraldo Canale, si trovava in quegli stessi giorni in carcere alle Nuove con l’accusa di
appoggiare la resistenza torinese. Ne uscirà indenne.
(c) Luigi Traversa era cognato dei precedenti.
(d) Valentino Recrosio era in attesa di diventare padre una terza volta.
(e) Fratelli. Lasciavano nove orfani.
(f) Alessandro e Giovanni Ruffinatto, padre e figlio, muoiono insieme.
(g) Due figli di Marcellino Amè, Roberto e Giovanni, di 18 e 16 anni, moriranno impiccati tre mesi dopo, il 22 luglio 1944 per mano dei tedeschi. L’esecuzione avverrà sotto le finestre del municipio dove la mamma si era provvisoriamente sistemata: la loro casa era bruciata nel rogo di piazza Vecchia. Michelangelo Amè, che segue nell’elenco, era fratello di Marcellino.
(h) Vincenzo e Giovanni Romero erano fratelli.
(i) Uno dei figli, Alfredo di 18 anni, fiancheggiatore dei partigiani, morirà tragicamente il 19 marzo 1945, ucciso dalla polizia a Torino, in piazza Balilla (ora Duccio Galimberti) nel tentativo di prelevare un camion per la sua banda.
(j) Silvio e Riccardo Daghero, padre e figlio, morirono insieme.
(k) Leonildo Morello, 69 anni, era il più anziano delle vittime.
(l) Ermenegildo Pizzigati era diventato padre da pochi giorni.
(m) Giovanni Moratto era cognato di Cesare Mollar.
(n) Mario Giacomino era l’unico partigiano.
(o) Michele e Giovanni Carello erano cugini.
(p) Lorenzo Burclino era il più giovane dei caduti. Avrebbe compiuto 17 anni il giorno dopo.

Fonte: Una galleria d'immagini. La memoria visiva, su memorialcumiana.it

Contenuti

Iscrizioni:
Epigrafe frontale Sacrario:

AI NOSTRI MARTIRI
UNITI NELLA MORTE / RIUNITI IN CRISTO
3 IV 1944

Tributo su lastra metallica:

EN HOMENAJE A LOS
51 MARTIRES DE CUMIANA
CAIDOS EL 03 DE ABRIL DE 1944
COMUNA DE SAN GUILLERMO
- 31-05-98 -
Simboli:
Croce

Altro

Osservazioni personali:
Ringrazio vivamente la signora Rita Amodeo, conosciuta casualmente all'ingresso del Cimitero, che mi ha guidato nella visita con grande cortesia e ineffabile memoria, fornendomi molte dettagliate informazioni sugli eventi e sui personaggi del 1944 e suggerendomi infine come approfondimento la lettura del libro "Covo di banditi. La Resistenza di Cumiana tra cronaca e storia" di Marco Comello, uno dei curatori del sito memorialcumiana.it, da cui sono tratte molte delle informazioni presenti nelle schede delle tre 'Pietre della Memoria' di Cumiana dedicate ai Martiri della strage.
- Marco Cockings

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