Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Luigi Einaudi, cavalcavia ferroviaro
- CAP:
- 12051
- Latitudine:
- 44.6963501
- Longitudine:
- 8.0327267
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Area dedicata lungo il margine del cavalcavia ferroviario.
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Marmo per l’intera stele, basamento compreso. Bronzo per i caratteri in rilievo che formano l’epigrafe. Cemento per la realizzazione dell’area in cui è stato collocata la stele.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Alba
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il 13 Agosto 1944, ad Alba, un plotone d’esecuzione formato da soldati fascisti dei “Cacciatori degli Appennini” (1) fucilò i giovanissimi partigiani Angelo Bellini e Valerio Castagno. L’esecuzione avvenne dinanzi all’edificio che allora ospitava la bottega del maniscalco (demolito negli anni’80 del secolo scorso), all’imbocco del cavalcavia ferroviario di Corso Piave (2). I due giovani furono assistiti da don Francesco Chiesa, parroco della Chiesa dei SS. Cosma e Damiano e dal vicecurato don Marchisio, chiamati alla triste bisogna dal comandante del plotone d’esecuzione. I cadaveri dei due partigiani rimasero esposti sul luogo della loro morte per 24 ore, fino al mezzodì del giorno successivo.
Angelo Bellini (“Bergamo”) era nato a Clusone (Bg) il 26 Ottobre 1944, dove risiedeva. La sua famiglia era di sentimenti socialisti e, a causa di ciò, non riusciva a trovare lavoro. Angelo, allora, decise di emigrare in Francia ma, con l’entrata in guerra dell’Italia e le conseguenti difficoltà di permanenza, rientrò in Italia.
Nella primavera’44 si trovava ad Alba per motivi di lavoro e, grazie alle informazioni avute da un suo collega, entrò a far parte della 2a Brigata Matteotti “Piero Bertone” (Divisione Matteotti “Renzo Cattaneo”). Il 6 Agosto 1944 si trovava in missione ad Alba, insieme ad altri compagni. Il gruppo fu individuato dai fascisti e subito ne nacque uno scontro a fuoco. All’arrivo di rinforzi nemici, i partigiani si sganciarono in cerca di un rifugio o di un nascondiglio. Nel rastrellamento che ne seguì, Bellini venne scoperto e arrestato. Fu processato per direttissima e condannato a morte (3).
Valerio Castagno era uno studente nato a Sant’Ambrogio di Torino (To) il 15 Maggio 1927, dove risiedeva. Abbracciò la causa resistenziale grazie alla frequentazione di un amico che lo convinse a raggiungere le Langhe e ad unirsi ai partigiani. Fu catturato a Bossolasco nell’estate’44 durante un rastrellamento nazifascista, probabilmente perché fu trovato in possesso di una pistola.
Vite spezzate lo indica come vittima civile.
Mia rielaborazione del testo tratto da “Strade delle memorie partigiane. Itinerario Città di Alba, medaglia d’Oro al Valor Militare”, Città di Alba, Anpi sezione di Alba, Ass. Colle della Resistenza, Centro Studi “Beppe Fenoglio”, L’Artigiana, Alba 2017.
NOTE:
1. Nel suo diario, il parroco don Chiesa , afferma che la fucilazione era stata compiuta da militi della Legione autonoma “Ettore Muti” quale rappresaglia per il ferimento di un loro commilitone avvenuta in Borgata Carpaneta, presso Altavilla (Alba). Era stata preceduta da una retata in cui erano stati presi numerosi ostaggi, ma poi la scelta era caduta sui due giovanissimi partigiani.
2. Questo cavalcavia, che dava in Corso Piave, sarà in seguito demolito e sostituito da quello attuale ad una quota superiore.
3. Nella banca dati del partigianato piemontese presente sul sito dell’Istoreto, la data di morte di Bellini è fatta risalire al 6 Agosto 1944.
4. In “Vite spezzate”, banca dati dei Caduti della e nella provincia di Cuneo durante la II Guerra Mondiale presente sul sito dell’Ist. Storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo, Castagno è indicato come “vittima civile”, mentre nella banca dati del partigianato piemontese presente sul sito dell’Istoreto si afferma che svolgeva la professione di operaio e che era partigiano della 41a Brig. Garibaldi “Carlo Carli”, fucilato dai tedeschi a Riva di Chieri il 13 Agosto 1944.
FONTI:
Banca dati del partigianato piemontese consultabile sul sito dell’Istituto piemontese per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea “Giorgio Agosti” di Torino (Istoreto).
Guido Argenta e Nicola Rolla “Le due guerre 1940-1943/1943-1945. Censimento cippi e lapidi in Provincia di Cuneo”, Ist. Storico della Resistenza in Cuneo e Provincia, Amm. Provinciale di Cuneo, Tipografia L’Artistica, Savigliano 1985.
“Strade delle memorie partigiane. Itinerario Città di Alba, medaglia d’Oro al Valor Militare”, Città di Alba, Anpi sezione di Alba, Ass. Colle della Resistenza, Centro Studi “Beppe Fenoglio”, L’Artigiana, Alba 2017.
“Vite spezzate”, database dei Caduti della e nella provincia di Cuneo durante la II Guerra Mondiale consultabile nel sito dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo.
Contenuti
- Iscrizioni:
- IL GIORNO 13 AGOSTO 1944
QVI CADDERO FVCILATI
DAI NAZIFASCISTI
BELLINI ANGELO
DI ANTONIO
NATO IL 26 OTTOBRE 1924
CASTAGNO VALERIO
DI DOMENICO
NATO IL 15 MAGGIO 1927
NELLA LOTTA PER
LA LIBERAZIONE
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Coordinate Google Maps: 44.6963501, 8.0327267