Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- V.le Innocenzo XI, 71
- CAP:
- 22030
- Latitudine:
- 45.8062121
- Longitudine:
- 9.0785426
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Ancorate su un vecchio muro lungo il viale.
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Le tre lastre, di ugual fattura, riportano fusi nel bronzo nomi e date di morte, con le dediche da parte della Comunità comasca, di quattro partigiani fucilati sul luogo. Esse sono allineate orizzontalmente, montate su una lastra di pietra, affissa su un muro di Viale Innocenzo XI, Como.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Amministrazione comunale
- Notizie e contestualizzazione storica:
- A poche centinaia di metri dal cimitero, su viale Innocenzo XI, sono murate le targhe che ricordano la morte di alcuni partigiani; era quello il luogo preferito per esecuzioni sommarie: non troppo discosto dal centro città (dove erano le sedi delle milizie fasciste), ma abbastanza isolato. Qui vennero uccisi nel corso del 1944 Umberto Marcelli e Virginio Sandroni e poi – il 24 gennaio 1945 – Luigi Ballerini ed Enrico Cantaluppi.
Umberto Marcelli: nato ad Oggebbio (Novara), fu fucilato non ancora ventenne il 16 settembre 1944. Di lui, ci sono poche informazioni in rete. Dalla trascrizione dell’articolo apparso sul Resegone del 7-8 gennaio 1944, dal titolo “Mandello del Lario – Tragico conflitto” (Considerazioni sulla 89° brigata Garibaldi Gianni e Giovanni Poletti. 2° divisione di assalto Garibaldi Lombardia. Una nota metodologica. ) si desume che Umberto Marcelli sia stato catturato e passato per le armi con un compagno dopo un conflitto a fuoco con due Carabinieri a Mandello del Lario (di cui uno rimase ucciso e l'altro gravemente ferito). Il gruppo di Partigiani era composto da 5 uomini, uno fu ucciso e due fucilati poco dopo il conflitto e la cattura, e due, tra cui Marcelli, riuscirono a fuggire fino a successivo arresto e fucilazione a Como.
Luigi Ballerini e Cantaluppi Enrico, di anni 19 e 21 rispettivamente, originari di Albate e Lipomo in provincia di Como, furono fucilati il 24 gennaio del 1945. La sera del 22, Luigi Ballerini della brigata Gap/Sap “P.A. Perretta”, e l’ex carabiniere Enrico Cantaluppi tentarono la cattura del maggiore della Guardia Nazionale Repubblicana (Repubblica di Salò) Mario Petrovich, per poi scambiarlo con l'allora segretario del Pci di Como, Dante Gorreri, catturato il giorno precedente. Il comandante della Gnr allertò le guardie fasciste che attesero l'arrivo dei due giovani; i due partigiani furono facilmente arrestati e condotti nella caserma di via Lambertenghi dove vennero sottoposti ad atroci torture e poi alle 5 del mattino del 24 gennaio vennero condotti nei pressi della Officina del Gas, dove ora c'é la lapide che li ricorda, ed un plotone della Gnr compì l'esecuzione. (ANPI: Atlante delle Stragi Nazifasciste: Episodio di Como del 24.01.1945)
Virginio Sandroni: Nato a Sesto San Giovanni, fu fucilato all'età di 24 anni il 10 ottobre 1944. Non è stata trovata alcuna informazione sul motivo del suo essere giustiziato. Il suo nome è anche ricordato con una lapide presso il Memoriale ai Caduti, Deportati e Dispersi della seconda guerra mondiale di Sesto San Giovanni - Pietre della Memoria 155346 - Memoriale ai Caduti, Deportati e Dispersi della seconda guerra mondiale – Sesto San Giovanni (9 Maggio 2020 – I. C. Breda - Sesto San Giovanni)
Contenuti
- Iscrizioni:
- Targa a sinistra:
IL 16 SETTEMBRE 1944
NON ANCORA VENTENNE CADDE PER LA LIBERTÁ
IL PARTIGIANO
MARCELLI UMBERTO
DA OGGEBBIO DI NOVARA
Targa centrale:
IL 24 GENNAIO 1945
BALLERINI LUIGI DI ANNI 19
CANTALUPPI ENRICO DI ANNI 21
UNITI NELLA LOTTA DAGLI STESSI IDEALI
CADDERO PER LA LIBERTÁ
Targa a destra:
IL 10 OTTOBRE 1944
CADDE PER LA LIBERTÁ
IL PARTIGIANO
SANDRONI VIRGINIO
DI ANNI 24
DA SESTO S.GIOVANNI
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita