Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- via Vincenzo da Filicaia, 3
- CAP:
- 20162
- Latitudine:
- 45.519890196947
- Longitudine:
- 9.1916603631947
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Parete esterna dello stabile dove abitò.
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Informazione non reperita
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- A.N.P.I.
- Notizie e contestualizzazione storica:
-
- Vitale Vertemati
figlio di Primo e Carlotta Simoni, nacque il 26 marzo 1918 a Niguarda (Comune autonomo annesso a Milano nel 1923).
Sopravvisse alla disfatta in Russia e quale convinto antifascista.
Lavorò presso la Falck di Sesto San Giovanni (in provincia di Milano) in qualità di meccanico elettricista, accanto a Domenico Fiorani.
Dopo l'8 settembre 1943 entrò nella I Brigata GAP "Gramsci" diventando caposquadra.
Vitale Vertemati, denunciato da una spia, fu arrestato da degli agenti dell'U.P.I. (Ufficio Polizia Investigativa), la stessa notte in cui arrestarono anche Dino Giani ed Eugenio De Rosa, fucilati con altri quattro partigiani al parco Forlanini il 30 luglio 1944.
Vertemati, incarcerato a San Vittore, per mesi fu sottoposto a sevizie. Addetto al ritiro dei pacchi in una sala a pianterreno, riuscì a lanciare furtivamente dei biglietti alla sorella Angela.
Intorno all'8 agosto Vertemati fu trasferito al VI raggio ed il 10 agosto 1945 i tedeschi lo prelevarono dall'inferno del carcere e col pretesto di una "rappresaglia" per un dubbio attentato contro un loro automezzo che non provocò morti né feriti tra i militari della Wehrmacht (con sede nell'Hotel Regina, soprannominato Hotel Gestapo), compirono il feroce eccidio di 15 vittime in Piazzale Loreto.
Ad un numero imprecisato di loro, fu fatta indossare una tuta da lavoro per illuderli di essere destinati a lavorare per la TODT.
All'ultimo momento Giuditta Muzzolon fu invece deportata a Ravensbruck. Gli altri 15 furono fatti scendere e 'macellati' con una disordinata e brutale fucilazione eseguita da un plotone di fascisti del gruppo Oberdan della legione "Ettore Muti".
Le quindici vittime del massacro furono:
- Vitale Vertemati - anni 30;
- Andrea Esposito - anni 47;
- Andrea Ragni - anni 19;
- Angelo Poletti - anni 32;
- Antonio Bravin - anni 36;
- Domenico Fiorani - anni 31;
- Emidio Mastrodomenico - anni 21;
- Eraldo Soncini - anni 43;
- Giovanni Galimberti - anni 21;
- Giulio Casiraghi - anni 43;
- Libero Temolo - anni 37;
- Renzo Del Riccio;
- Umberto Fogagnolo - anni 32/;
- Salvatore Principato - anni 48;
- Vittorio Gasparini - anni 20;
Gli esecutori della macabra esecuzione, impedirono che si rimuovessero i corpi delle vittime che massacrati ed ammucchiati con disprezzo, rimasero in una pozza di sangue fino a sera allo scopo di terrorizzare il popolo milanese.
Fu solo grazie all'intervento del cardinale Schuster che poi fu concesso di rimuovere le salme, taluna delle quali irriconoscibile.
La famiglia di Vertemati seppe dell'esecuzione di Vitale e degli altri 14 partigiani soltanto tramite i giornali del giorno successivo, l'11 agosto 1944.
L'8 maggio 1946, Angela, sorella di Vertemati, dichiarò al Comando alleato che suo fratello aiutava i prigionieri di guerra alleati evasi ad attraversare la frontiera svizzera».
Negli anni successivi, la vicina di casa Adele Delponte, ricordò che «nel silenzio assoluto e nelle tenebre del coprifuoco, arrivarono rombando alcune terribili motosidecar tedesche e un'automobile dalla quale scesero delle persone in borghese, probabilmente agenti della polizia fascista».
Vitale Vertemati è ricordato in:
- ai Caduti per la Libertà – Loggia dei Mercanti – Milano
- ai Caduti per la Libertà – Cimitero Maggiore – Milano dove riposa presso il cippo N° 283.
- Monumento eccidio piazzale Loreto – Milano
- Lapide Ai Martiri della Liberazione di Niguarda – Milano
- Monumento ai Caduti, piazza Gran Paradiso, quartiere Niguarda - Milano.
FONTI:
- wikipedia: Niguarda
- Massimo Castoldi - Piazzale Loreto: Milano, l'eccidio e il «contrappasso»
APPROFONDIMENTI:
- Pietredellamemoria: Hotel Regina
- lager e deportazione: U.P.I.
- Metarchivi: U.P.I.
- wikipedia: Todt - organizzazione
- wikipedia: Falk - acciaierie
- wikipedia: Wehrmacht
- wikipedia: Schuster - cardinale
- Vitale Vertemati
Contenuti
- Iscrizioni:
INDOMITO CADESTI IMMOLANDO LA TUA GIOVINEZZA
ALLA PATRIA ED AI PURI IDEALI DI LIBERTA` E GIUSTIZIA
NATO MORTO
26-3-1918 10-8-1944
QUESTO MARMO RICORDA L'ABITAZIONE DEL PATRIOTA
VERTEMATI VITALE
MARTIRE DELLA FEROCIA NAZI-FASCISTA
SACRIFICATO IN PIAZZAL LORETO IL 10 AGOSTO 1944
I FAMIGLIARI LA DIREZIONE E LE MAESTRANZE FALCK
LO RICORDANO CON ORGOGLIO
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita