Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- via Emidio Mastrodomenico
- CAP:
- 76017
- Latitudine:
- 41.300987952399
- Longitudine:
- 16.073884893165
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Entrambi i lati ad inizio e fine della strada.
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Informazione non reperita
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di San Ferdinando di Puglia
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Emidio Erberto Mastrodomenico
primo dei due figli di Michele e di Maria Minunno, nacque il 30 novembre 1922 a San Ferdinando di Puglia.
A San Ferdinando visse fino al 1936, quando si trasferì con la sua famiglia a Stornara (in provincia di Foggia).
Nel 1940 a Milano, il giovanissimo Emidio conseguì il diploma in elettrotecnica e divenne agente di Pubblica Sicurezza presso il commissariato di Lambrate.
Collaborò con la massima segretezza alla Resistenza in Valsesia, presumibilmente in contatto con formazioni partigiane della zona.
Sospettato di collaborare coi G.A.P. (Gruppi di Azione Patriottica, formatisi nel 1943), il 29 luglio 1944 fu catturato in piazza San Babila da alcuni agenti della SIPO-SD.
Fu condotto per l'interrogatorio all’Hotel Regina (sede della Gestapo a Milano e per questo soprannominato Hotel Gestapo) dopo di che fu imprigionato nel carcere di San Vittore.
Con lui fu arrestato anche il pittore Francesco Castelli che era stato alunno di Salvatore Principato nella scuola Tito Speri ed abitava nella villetta in via Catalani 5, la stessa in cui abitava Alessio Lamprati, che come copertura della sia attività clandestina svolgeva la professione di sarto per uomo.
Nel dopoguerra Rino Rampin, altro agente della questura che collaborò alla Resistenza, rilasciò una testimonianza in cui descrisse i particolari dell'arresto di Emidio Mastrodomenico che fu poi rinchiuso nel VI raggio del carcere milanese di San Vittore, quello dei detenuti 'politici'.
Il 10 agosto 1945 Emidio Mastrodomenico ed altri 15 prigionieri 'politici' furono caricati su di un autocarro e portati da San Vittore a Piazzale Loreto.
Ad un numero imprecisato di loro, fu fatta indossare una tuta da lavoro per illuderli di essere destinati a lavorare per la TODT.
All'ultimo momento Giuditta Muzzolon fu invece deportata a Ravensbruck. Gli altri 15 furono fatti scendere e 'macellati' con una disordinata e brutale fucilazione eseguita da un plotone di fascisti del gruppo Oberdan della legione "Ettore Muti".
Emidio Mastrodomenico tentò vanamente di fuggire, ma fu raggiunto e riportato a calci e pugni sul luogo dove con la sua uccisione l'agghiacciante eccidio fu completo.
Le quindici vittime del massacro furono:
- Emidio Mastrodomenico - anni 21;
- Andrea Esposito - anni 47;
- Andrea Ragni - anni 19;
- Angelo Poletti - anni 32;
- Antonio Bravin - anni 36;
- Domenico Fiorani - anni 31;
- Eraldo Soncini - anni 43;
- Giovanni Galimberti - anni 21;
- Giulio Casiraghi - anni 43;
- Libero Temolo - anni 37;
- Renzo Del Riccio;
- Salvatore Principato - anni 48;
- Umberto Fogagnolo - anni 32;
- Vitale Vertemati - anni 30.
- Vittorio Gasparini - anni 20;
Gli esecutori della macabra esecuzione, impedirono la rimozione dei corpi delle vittime che massacrati ed ammucchiati con disprezzo, rimasero in una pozza di sangue fino a sera allo scopo di terrorizzare il popolo milanese.
Poi, grazie all'intervento del cardinale Schuster fu concesso di rimuovere le salme, taluna delle quali irriconoscibile.
A Milano, Emidio Mastrodomenico è ricordato in:
- nel luogo dove avvenne l'eccidio di piazzale Loreto
- Memoriale ai Caduti – Idroscalo
- ai Caduti per la Libertà – Loggia dei Mercanti, dove su 19 lastre di bronzo furono scritti i nomi dei caduti;
- ai Caduti per la Libertà – Cimitero Maggiore, dove egli riposa presso il cippo 281 (vedi galleria)
Il suo nome (scritto non esattamente) lo si legge nel
- Memoriale ai partigiani di Novara, sulla lastra N° 8.
FONTI:
- Massimo Castoldi - Piazzale Loreto: Milano, l'eccidio e il «contrappasso»
- Edizioni SudEst
- A.N.P.I. Milano
- A.N.P.I. 10 agosto 1944
- MI 4345 piazzale Loreto
APPROFONDIMENTI:
- Pietredellamemoria: Lapidi Villa Fossati o “Villa Triste” – Milano
- Pietredellamemoria: Lastra in memoria dei detenuti di San Vittore - Milano
- Pietredellamemoria: Lapide Hotel Regina
- Metarchivi: U.P.I.
- wikipedia: TODT - organizzazione
- wikipedia: Schuster - cardinale
- wikipedia: SiPo Sicherheitspolizei
- G.A.P. Gruppi di Azione Patriottica (da non confondersi con Gruppi di Azione Partigiana)
- Edizioni SudEst
- MI 43-45 Luoghi
- Emidio Erberto Mastrodomenico
Contenuti
- Iscrizioni:
- (lastra a inizio strada)
VIA
EMIDIO
MASTRODOMENICO
(lastra a fine strada)
via
Emidio
Mastrodomenico
Partigiano
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- La parola 'partigiano' è l'unico accenno al sacrificio di Emidio Mastrodomenico, la si legge soltanto su di una delle lastre che a lui intitolano la via.
- Per i preziosi contributi fotografici, si ringraziano il signor Carmine ed il signor Michele, entrambi di San Ferdinando di Puglia.
- La parola 'partigiano' è l'unico accenno al sacrificio di Emidio Mastrodomenico, la si legge soltanto su di una delle lastre che a lui intitolano la via.