274490 - Monumento ai Caduti per la Libertà – Druento (TO)

Il monumento, posto in una zona centrale del cimitero di Druento, si compone di una base rialzata e pavimentata da grandi piastrelle in cemento, contornata su tre lati da alcuni manufatti in muratura. Nella parte anteriore sinistra si colloca un massiccio muro angolare che assolve le funzioni di portafiori, di base per l’asta della bandiera e di supporto per le epigrafi dedicatorie; il lato destro è invece delimitato da un muro lineare.
Sullo spesso muretto di fondo sono collocate frontalmente le tre lastre in marmo nero lucidato con i nomi dei Caduti nel comune, a lettere metalliche argentate, e le cinque fotoceramiche dei Caduti di Druento, con i relativi nomi, ognuna su lastra dedicata. Sulla destra è posta una mensola, sempre in marmo nero lucido, come tutte le altre superfici orizzontali del monumento. La maggior parte dei Caduti, sia nel territorio di Druento che druentini, va imputata ai due episodi dell’eccidio del 24 novembre 1944 e della fucilazione del 23 gennaio 1945. Il monumento è completato da un grande vaso portafiori centrale in marmo e da una croce metallica tubolare posta sulla sinistra.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Venaria, 9
CAP:
10040
Latitudine:
45.134495761496
Longitudine:
7.5814907423257

Informazioni

Luogo di collocazione:
Interno cimitero
Data di collocazione:
25 Aprile 1973
Materiali (Generico):
Laterizio, Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Struttura in cemento e muratura; lastre in marmo nero lucido; croce e lettere metalliche; vaso portafiori in marmo. Presente asta portabandiera.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Druento
Notizie e contestualizzazione storica:
Sul sito "Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia", risultano prelevati dalle carceri Nuove di Torino, e fucilati davanti al palazzo comunale di Druento il 23 gennaio 1945, 12 partigiani, ma ne vengono elencati solamente 10:
- Appendino Alberto, nato il 27/01/1926 a TORINO, 42^ Divisione Garibaldi;
- Goffi Bruno, nato il 15/12/1921 ad ALMESE (TO), 41^ Brigata Garibaldi "Carlo Carli";
- Macario Dante, nato il 12/02/1925 a RIVOLI (TO), 41^ Brigata Garibaldi "Carlo Carli";
- Macario Vincenzo, nato il 19/10/1926;
- Neirotti Aldo, nato il 12/08/1920 a RIVOLI (TO) 46^ Divisione Garibaldi;
- Neirotti Michele, nato il 14/09/1924 a RIVOLI (TO), 41^ Brigata Garibaldi "Carlo Carli";
- Pera Paolo, nato il 05/08/1944 a ROCCHETTA TANARO (AT), 42^ Brigata "Walter Fontan";
- Rolle Marcello, nato il 13/10/1925 a COLLEGNO (TO), Brigata "Walter Fontan" 42^ Divisione Garibaldi;
- Rosselli Leone;
- Rossi Francesco, nato il 02/03/1917 a MINTURNO (LT), 41^ Brigata Garibaldi "Carlo Carli";
Fonte: Druento, 23.01.1945 (Torino - Piemonte).

Nella fonte sopra citata non sono invece riportati i nomi degli altri due Caduti, qui ricordati:
- Beghini Gino, di Druento
- Bono Giuseppe

E' comunque confermato il numero dei Caduti, sia dei 12 in occasione della fucilazione del 23.01.1945, ma anche complessivo di 22 nominativi, vista la corrispondenza con le altre Pietre della Memoria finora censite a Druento:
- Lapidi ai Caduti della seconda guerra mondiale e Guerra di Liberazione;
- Monumento ai Caduti di Druento.

Contenuti

Iscrizioni:
- Epigrafe dedicatoria:

DRUENTO
AI SUOI CADUTI
PER LA LIBERTA'

25 - IV - 1973

- Caduti nel territorio del comune (su tre lastre):

GIATTI TONINO
GHERARDI SPARTACO
LUCCHESE ODO
MONTRESOR GINO
GAMBARDELLA GAETANO
24 - 11 - 1944
GARISIO ERNESTO
25 - 4 - 1945

PERA PAOLO
ROSSI FRANCESCO
NEIROTTI MICHELE
GOFFI BRUNO
NEIROTTI ALDO
MACARIO VINCENZO
23 - 1 - 1945

MACARIO DANTE
APPENDINO ALBERTO
ROLLE MARCELLO
BONO GIUSEPPE
ROSSELLI LEONE
23 - 1 - 1945

- Caduti Druentini:

CASALE CARLO / 24 - 11 - 1944
BRERO CARLO / 27 - 7 - 1944
SIBONA ANNIBALE / 30 - 4 - 1945
ALONGI ISIDORO / 25 - 11 - 1944
BEGHINI GINO / 23 - 1 - 1945
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Nota: Garisio Ernesto è ricordato nelle altre due pietre di Druento come Garizio Ernesto. Si fa menzione di un Garizio Ernesto detto "Tunisi" in un documento dell'ISRAT, Istituto per la storia della Resistenza e della Società Contemporanea in provincia di Asti, ma non è chiaro se possa trattarsi della stessa persona.

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